venerdì 31 ottobre 2008

Modena, ottobre-novembre 2008 *** Anche questo anno l'Associazione Animali Persi e Ritrovati aderisce alle campagne attualmente in corso contro i manufatti realizzati integralmente o con inserti di pelliccia.

In data 8 novembre si terra' a Roma una manifestazione nazionale, organizzata dall'OIPA in collaborazione con altre Associazioni tra le quali anche la nostra, per chiedere la chiusura degli allevamenti da pelliccia in Italia.

Quello che molti purtroppo non sanno e' che quei "bei" bordini vaporosi che adornano i tanti capi invernali, sono stati prevalentemente fabbricati in Cina dopo essere stati strappati a degli animali vivi e coscienti, terrorizzati e scarnificati a morte con un dolore e un terrore indescrivibili.

In Italia gli animali allevati a questo scopo vengono tenuti generalmente in gabbie piccolissime (piu' ne ho = piu' ne ammazzo = piu' ne vendo), sono appositamente tenuti in ambienti freddi per infoltire le pellicce per finire poi uccisi soffocati, annegati, bastonati a morte o mediante scariche elettriche.

In internet sono disponibili video che auguriamo a tutti di non dover guardare per convincersi dell'atrocita' di come vengono ridotti in brandelli sanguinolenti degli animali, martiri per il nostro ignorante senso di bellezza e vanita'.

Cosa possiamo fare?

1) I tessuti sintetici di moderna generazione offrono da tempo la possibilita' di acquistare capi belli, eleganti, caldi e soffici: quindi non compriamo indumenti realizzati con pelliccia.
2) Non gettatiamo quelli che abbiamo (perche' ancora non eravamo a conoscenza di come stanno veramente le cose! Sarebbe come far morire atrocemente e inutilmente due volte chi hanno squoiato, magari vivo, per tenerci al caldo... ). Semplicemente evitatiamo di portarli per non far venire a nessuno la voglia di acquistare un capo simile.
3) Non compriamo quei bei giochini rivestiti di pelliccia per i Vostri stessi animali (tipo topini, palline per far giocare i gatti ecc.). "La materia prima" e' sempre quella!
4) Rifiutiamo regali in pelliccia.
5) Quando abbiamo intenzione di comprare un capo assicuriamoci, leggendo l'etichetta, che la pelliccia sia GARANTITA sintetica! Non compriamo capi SENZA etichetta o con nomi di fantasia (tipo "lupo della Mongolia" ecc.) o che non forniscono indicazioni su tutti i tipi di tessuti/materiali usati. NON fidiamoci di chi, pur di vendere un capo, garantisce che e' sintetico (soprattutto quando manca l'etichetta o i dati in etichetta sono sospettosamente vaghi e di fantasia)!!!

Per maggiori informazioni e anche petizioni da firmare per favore visitate direttamente il sito dell'Associazione OIPA Italia onlus: http://www.oipaitalia.com/appuntamenti/pellicce.html

Auspichiamo che i contatti media c/o radio, televisione e giornali diano prova di forza morale usando i loro mezzi per appoggiare e dare visibilita' a questa campagna. Il presente Comunicato Stampa e' stato pubblicato sulle piattaforme di APER agli indirizzi: http://www.animalipersieritrovati.org/comunicati.shtml e http://animalipersieritrovati.blogspot.com/

Facciamoci sentire, facciamo la differenza!

Il Team di Animali Persi e Ritrovati
http://www.animalipersieritrovati.org/
http://www.aper.info/
http://animalipersieritrovati.blogspot.com/

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vi ringrazio tantissimo per divulgare questi importanti passi avanti per una ragione per cui personalmente mi batto da tanti anni.
Come ho comunicato in passato sono un'operatrice di questo settore in quanto possiedo una piccola attività commerciale di abbigliamento e nel mio negozio non sono mai entrati emai entreranno capi con pellicce di animali.
Proprio ieri, in via confidenziale, mi è stata presentata un'intera collezione di giubbini Made In China, che tanti colleghi in Italia hanno ordinato e che quindi vedrete prossimamente nelle vetrine delle vostre città, con pelo sicuramente di cane e di gatto nonostante nell'etichetta (che ho letto attentamente) ci fosse scritto " Si garantisce che il pelo proviene da allevamenti di animali non domestici secondo la convenzione di Washington" ??!!!
E, purtroppo non è la prima volta che mi capita.
Quest'anno proprio per questo motivo e anche perchè in Italia, anche le grandi case, per non parlare dei grandi stilisti, ormai producono interamente e principalmente in China o India, dove un povero lavoratore viene sfruttato e non ha nessun diritto o protezione dal punto di vista sanitario ( oltre a lavorare con orari pazzeschi che nessuno di noi si sognerebbe di fare, e a contatto con fumi e sostanze nocive e altamente tossiche) io in negozio non avrò piumini o giacconi!! E questo sarà una grossa perdita economica per me!!!
Vi prego di continuare a battervi per questa causa, perchè io, trovo continuamente porte chiuse e, se, non verrà preso nessun provvedimento sarò destinata a morire, come altri, purtroppo pochi, da quanto ho avuto modo di constatare nel mio settore, che lavorano ancora con principi sani di etica e morale.
Ho scaricato la locandina del'Oipa che mi avete segnalato riguardo le atrocità che vengono fatte agli animali per poter poi essere messi ben confezionati nei vari capi di abbigliamento e l'ho messa sulla porta della vetrina per far conoscere la situazione a chi ancora non ne sa nulla!!
Scusate il mio sfogo ma sono stanca di battermi, perchè è da un po' di tempo che mi sento sola e contro tutti!!
Vi saluto con affetto e ancora complimenti per quello che fate,
Daniela

Anonimo ha detto...

La colpa di questo scempio è della gente che continua ad alimentare questo ignobile commercio, i nostri cari industriali che insegnano il mestiere ai cinesi poi si lamentano perchè ci "copiano" i prodotti, e di tutte quelle donne che non si sentono "belle" se non indossano una pelliccia .. ma come fate ad indossare il sangue di creature innocenti ????